26 luglio 1987 festa straordinaria per la “Madonna del Castello” di Coazze – filmata da Paolo Vigni

I coazzesi sono particolarmente devoti alla Madonna del Castello, la Madona d’Ciasté, la cui festa cade tradizionalmente in settembre ed attira largo concorso di fedeli. La precede il tradizionale falò del sabato sera.

Falò del 2020

La chiesa venne eretta nel 1862 su iniziativa del vicecurato di allora don Paolo Pogolotti, grazie alle generose offerte dei coazzesi, nonostante il clima polemico che l’accompagnò.

 In oltre un secolo e mezzo di vita ha avuto momenti di auge e altri di degrado. Uno degli interventi di restauro più radicali e significativi avvenne nel biennio 1986-87, tanto da venir celebrato con una festa straordinaria il 26 luglio 1987. Grazie a Paolo Vigni, allora presidente della Pro Loco e collaboratore di Giaveno TV, di questa festa abbiamo un ampio resoconto di immagini e di parole.

Su YOUTUBE ScuolaGuido potete vedere il filmato realizzato da Paolo Vigni e trasmesso su Giaveno TV.
Ruʃiŋ d’Virëtta tra Pierino e Cesare, i priori del 1987, che guidarono l’iniziativa dell’imponente restauro della chiesa.

La pellicola originale, su nastro VHS, è deteriorata anche dagli anni, ma resta come prezioso documento storico. Da essa apprendiamo che i priori Pierino Rosa Marin e Cesare Versino riuscirono a raccogliere circa 14 milioni di lire e soprattutto a mobilitare tanti volontari, che lavorando nel tempo libero e anche di domenica, riuscirono a recuperare un edificio piuttosto deteriorato. Dal bilancio, letto da Don Masera durante la Messa, emerge il senso di responsabilità di tutti i priori succedutisi negli anni: 22 priori che si tassarono ciascuno di 100.000 lire, che trentasei anni fa erano una cifra significativa, per contribuire, oltre che col lavoro, a rimettere a nuovo la chiesa intitolata al Santissimo Nome di Maria, che i coazzesi chiamano anche Madona d’astèmbe, per distinguerla dalla Madona d’ost, l’Assunta della festa patronale. Nelle borgate che fanno corona alle pendici della collina del Castello e fino a via Cavour, la festa è molto sentita, paragonabile alla patronale, festeggiata con cipolle ripiene ed eventi laici e religiosi. Curiosamente questa chiesa non si trova censita nell’elenco ufficiale delle chiese italiane.

Chiesa piena e gente accalcata all’esterno della chiesa durante la messa celebrata da Don Masera il 26 luglio 1987.
Veduta aerea notturna della collina del Castello, con la chiesa e il faro, fotografia col drone fatta da Federico Dovis il 6 dicembre 2018.

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