Dodici anni senza Giaveno TV

Tra pochi giorni cambierà il digitale terrestre. Si prevedono momenti di disorientamento, il termine decoder tornerà di moda, ci sarà una rivoluzione dei canali. Dodici anni fa, nel 2009, il passaggio al digitale terrestre è stato ancor più traumatico, corsa ai decoder, due telecomandi per veder qualcosa, risintonizzazione dei canali a raffica, complicazioni tecnologiche per assegnare ai canali i numeri a cui eravamo abituati. Ma il digitale terrestre è stato fatale anche per alcune piccole emittenti e per Giaveno e la Val Sangone ha significato la fine di Giaveno TV. Ventisei anni di una presenza radicata nel territorio, di personaggi della porta accanto, di passione e di volontariato si sono arresi ad un cambio tecnologico insostenibile. Ho fatto parte di quel mondo, Antonella e Roberto con “A nosta moda” mi hanno dato l’occasione preziosa e lo stimolo per parlare dei nostri patuà, per valorizzare le nostre tradizioni, per incontrare tanta bella gente, persone d’antico sapere e giovani volitivi nel difendere il passato e nel dargli un futuro. Ancora recentemente qualcuno mi ha chiesto se non c’era la possibilità che Giaveno TV potesse ritornare. La domanda mi ha fatto piacere, maggiore il dispiacere nel dover dire di no. Incredibile che siano passati dodici anni dal fatidico gesto con cui Roberto Pallard ha spento il segnale, dopo il saluto commosso di Antonella Grossi, mentre nello studio la “famiglia” di Giaveno TV viveva mestamente la fine di un’esperienza impegnativa ed avvincente. La cronaca di quella storica serata con uno sguardo ai 26 anni di trasmissioni la ripropongo in questo articolo di “Luna Nuova”.

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