“Unùr e gloria” per Don Masera, che ha scalato quota 92

In un’affollata serata del 2014, per festeggiare i 50 anni di presenza a Coazze e la cittadinanza onoraria di Don Giacinto Masera, parroco e presidente emerito della sezione CAI locale, i suoi amici avevano presentato un FILMATO SULLA SUA VITA E CARRIERA SACERDOTALE e raccolto in una spiritosa presentazione alcune “frasi storiche” del festeggiato. Frasi per stimolare chi era stanco o in difficoltà: “mancano 5 minuti” (indipendentemente dalla distanza della meta) e “lassù ci aspettano Munsü Unùr e Madama Gloria”. In realtà Don Masera non cercava onore e gloria sulle montagne che ha percorso e sulle cime che ha scalato. Lui, nato il 7 maggio 1931 nella piana nebbiosa di Caselle, si è innamorato delle montagne già in seminario a Giaveno e quando, parroco a Coazze dal 1964, se le è trovate a portata di mano non le ha più volute lasciare. Il perché lo ha ripetuto più volte nei suoi discorsi: la montagna è metafora della vita, è sfida, è ascesa, è solidarietà, è amicizia. Il grande dono che ha fatto alla sezione CAI, di cui è stato per oltre vent’anni presidente acclamato, è stata l’amicizia, il lavoro costante per creare un clima collaborativo. Ha forgiato un gruppo di amici e ha trovato un gruppo di amici.

I bambini e i ragazzi che in lunga fila nei venerdì estivi lo seguivano, e spesso precedevano, in montagna, sono in gran parte diventati da adulti gli appassionati che animano una sezione CAI non solo numerosa per iscrizioni, ma pronta a lanciarsi generosa in ogni iniziativa, dal restauro e gestione delle chiese e dei rifugi alpini, alle scuole sportive, alla solidarietà per chi è vittima di calamità naturali e, tragica attualità, di guerre.

Don Masera celebra messa per la festa della Balma, l’alpeggio diroccato che sotto la sua guida i soci CAI di Coazze hanno trasformato in un rifugio all’avanguardia.

Da qualche anno Don Giacinto Masera è alle prese con altre montagne: passo dopo passo, lento e tenace, evitando gli ostacoli d’una salute precaria, sta scalando gli anni che passano. Quota 92 è raggiunta, un po’ di riposo, un sorriso di soddisfazione e poi si torna a salire, con il fisico affaticato, ma, come soleva dire, “con il cuore oltre le vette”.

In occasione dei suoi 90 anni ho scritto un articolo biografico e raccolto il suo ringraziamento per i tanti auguri ricevuti:

Come tutti i grandi personaggi anche Don Giacinto Masera ha pronunciato delle “frasi storiche” che i suoi ragazzi e amici del CAI hanno simpaticamente collezionato per la festa dei suoi 50 anni da coazzese e che grazie all’aiuto di Alfio Usseglio, attuale presidente della sezione di Coazze, in parte ripropongo:

Terminiamo con un gioco in onore del festeggiato.

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