Trana, com’era – com’è

Trana, indica transito. Il suo ponte sul Sangone è nevralgico per le comunicazioni della Val Sangone e lo era anche in passato, se a presidiarlo venne costruito un castello. Nel 1693 il generale francese Catinat, come aveva fatto per altre fortificazioni della zona, lo distrusse e solo una torre e brandelli di mura restano a testimoniarne l’esistenza. La torre detta “saracena” farebbe pensare che sia stata eretta  al tempo delle scorrerie saracene del X secolo e ne testimonierebbe l’antichità. L’altra denominazione “del Belvedere” rimanda ad un uso più pacifico del castello, da cui in effetti si gode un’ottima vista.

La cartolina d’epoca risale agli Anni Trenta, ben in vista la cinta muraria che culmina nella torre. Alta 30 metri, è stata restaurata nel 1952. Il feudo di Trana è ricordato come proprietà della famiglia Orsini di Rivalta e citato con Colombaro e Colpastore in antichi atti, passò alla famiglia Gromis nel 1581 e Guido Gromis nel 1635 fu investito del titolo di Conte da Vittorio Amedeo I di Savoia.  In secondo piano si vede il centro storico di Trana su cui svettano due campanili, quello della Parrocchiale, intitolata alla Natività di Maria Vergine, e quello del Santuario della Madonna della Stella.

La cartolina moderna risale agli anni Ottanta, voluta dalla Comunità Montana Val Sangone a scopo promozionale ed ecologico, come risulta dalla scritta posteriore. Di fatto è una inquadratura del centro storico di Trana molto simile a quella d’epoca, il taglio quadrato penalizza soprattutto Moncuni, modesta altura di 641 metri, ma molto panoramica. Quello che il confronto tra le due cartoline non riesce a documentare è il grande sviluppo urbano di Trana nel mezzo secolo intercorso. Nel 1931 aveva 1571 abitanti, all’epoca della cartolina circa 2500 e ora sfiora i 4000. L’incremento edilizio e demografico in effetti non ha potuto svilupparsi nella zona inquadrata, chiusa tra il fiume e Pratovigero, ma ha riguardato le borgate e il lato orientale della strada di attraversamento.

Trana, panorama VG 8 9 1930, f2, Ed. Migliore TO
Val Sangone, Arrivederci in Val Sangone N Comunità Montana Val Sangone, invito al rispetto della natura

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