San Defendente, un compatrono importante

In molte parrocchie accanto al patrono principale vi sono dei compatroni, che spesso restano dimenticati o ricordati solo liturgicamente nel giorno dedicato. Pochi sanno che accanto all’Assunta la comunità coazzese ha come compatroni Mauro Forte e Fortunato di Casei, martire della Legione Tebea, la cui festa ricorre la quarta domenica di ottobre, stando alla relazione di Don  Michele Peretti del 1936. San Fortunato è peraltro molto venerato a Pantelleria. Più noto è Sant’Antero papa, compatrono di Giaveno dal 1600. Il suo bel reliquiario è bene in vista alla sinistra dell’altar maggiore e il suo nome è ricordato nella piazza del centro storico che ne ospitò le reliquie in attesa della traslazione nella Collegiata in costruzione.

Estratto dalla Relazione sullo stato della Parrocchia, redatta dal parroco di Santa Maria del Pino di Coazze, Teol. Michele Peretti, nel 1936.

Invece il 2 gennaio era molto sentita all’Indiritto la festa di San Defendente (Säń Dfandëń), con processione e vendita all’asta, l’incënt. Secondo l’agiografia Defendente era un legionario romano martirizzato sotto l’imperatore Massimiano nel III secolo. La legione tebea, forse di cristiani copti egiziani, era guidata da San Maurizio e venne massacrata ad Agaunum, oggi San Maurizio in Vallese, per il rifiuto di perseguitare una comunità cristiana locale. La statua custodita nella Chiesa dell’Indiritto rappresenta infatti San Defendente con la divisa da legionario e la palma del martirio. Il culto dei martiri della legione tebea era diffuso in Piemonte, incoraggiato dal fatto che il comandante era San Maurizio patrono della Savoia e dei Savoia. Inoltre San Defendente veniva invocato contro gli incendi e i lupi, entrambe temuti da una comunità povera, in cui ogni bene era prezioso.

Processione con la statua di San Defendente all’Indiritto.

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