Dopo la pausa dovuta alla pandemia, quest’anno è ripresa anche in Val Sangone la tradizione dei presepi viventi, che si sono tenuti sia a Pontepietra che a Coazze.
In valle l’aveva iniziata negli Anni Cinquanta il parroco dell’Indiritto Don Giuseppe Bruna. Per alcuni anni il presepio vivente del giorno dell’Epifania ha attirato folle di spettatori. Poi Don Bruna se n’è andato come quasi tutti dall’Indiritto ed il presepio vivente non s’è più fatto. Dopo quasi mezzo secolo la tradizione è ripresa nella Parrocchiale di Coazze e nell’archivio “du véi e da véii” ho trovato il filmato dell’edizione del 2000.
Il presepe vivente del primo Natale di questo millennio si tenne sotto il “bëtàs”, una neve fradicia molto fastidiosa, che non impedì ai coazzesi di riempire la chiesa, vestiti in costume, accompagnati da pecore e capre, bonariamente accolti da un don Giacinto Masera raggiante.