1857-1870: metro dopo metro sotto il Frejus Bardonecchia si avvicina a Modane

L’Alta Val Susa è stata teatro nel corso dell’Ottocento di autentici capolavori di ingegneria. Cominciò Napoleone ad inizio secolo. Ritenendo strategico un collegamento tra la Francia e l’Italia conquistata e in parte annessa, dal 1803 al 1811 fece costruire la carrozzabile, prima grande strada di montagna europea, provvedendola di 25 case cantoniere e 75 manutentori fissi lungo i 37 chilometri da Susa a Lanslebourg. Le diligenze nella bella stagione collegavano Torino a Lione in meno di tre giorni.

Diligenze in servizio sulla strada napoleonica

Verso la metà del secolo Cavour e i Savoia, raccogliendo la proposta di Medail, si fecero promotori di una impresa mai tentata prima, un tunnel ferroviario sotto le Alpi. Si cominciò il 31 agosto 1857 scavando e minando a mano, avanzando meno di un metro al giorno. Quando la Savoia divenne francese, ceduta con Nizza a Napoleone III per l’intervento nella II Guerra di Indipendenza, i lavori rallentarono a meno di 50 centimetri al giorno. Il ritardo nei lavori indusse una società inglese a proporre una soluzione provvisoria. L’ingegnere londinese John B. Fell aveva progettato e diretto la costruzione di ferrovie con una terza rotaia centrale sopraelevata, che veniva serrata fra apposite ruote motrici parallele al piano del ferro. Al re Vittorio Emanuele venne proposta l’installazione di una ferrovia di questo genere, già presente nel Derbyshire, per il collegamento fra Susa e St. Jean de Maurienne attraverso il Colle del Moncenisio, in attesa che fossero completati i lavori del traforo del Frejus, perciò qualche anno dopo si decise di costituire una società privata (Mont-Cenis Railway) per la costruzione della linea ferroviaria provvisoria. I lavori di costruzione della linea iniziarono il 1 maggio 1866, vennero posati 77 km di linea a binario unico, di cui 46 con la terza rotaia. Il 15 giugno 1868 transitavano i primi passeggeri. Le convenzioni prevedevano che i costruttori dovevano costruire la linea a loro spese, rischio e pericolo, e che dovevano quindi smantellarla dopo l’entrata in esercizio della ferrovia del Frejus.

Uno dei tratti più arditi della ferrovia Fell

Fu fatale per gli investitori, che chiusero in perdita, l’accelerazione dei lavori nella galleria di Bardonecchia, la prima al mondo dove vennero utilizzati in modo significativo strumenti meccanici di scavo: gli ingegneri Sommeiller, Grandis e Grattoni idearono e brevettarono per quest’opera la perforatrice automatica pneumatica, funzionante ad aria compressa. Non veniva utilizzata direttamente per lo scavo, ma per realizzare i fori di mina dove collocare le cariche esplosive. L’avanzamento superò i 2 metri al giorno e il 25 dicembre del 1870 le due squadre di scavo si incontrarono.

Il dato del 1857 è riferito a pochi mesi, in seguito l’andamento dei lavori di scavo accelerò con l’uso della perforatrice pneumatica. Ma fu anche condizionato dalle vicende politiche, nel 1860 quando la Savoia passò alla Francia i lavori rallentarono. Quando la Francia si impegnò a finanziare la parte di lavori sul suo territorio, lo scavo riprese spedito. Ci fu un altro rallentamento in occasione della III Guerra di Indipendenza, ma poi i lavori terminarono in anticipo. Erano costati 70 milioni di lire.

La posa dei binari e le finiture richiesero ancora dei mesi, il 17 settembre 1871, 150 anni fa, il tunnel venne inaugurato con grandi festeggiamenti. Si arrivò ad impiegare 4000 operai, 48 di loro morirono (18 per un’epidemia di colera). Ad essi e all’incredibile impresa venne dedicato nel 1879 il monumento di Luigi Belli in piazza Statuto. Una piramide di massi provenienti dallo scavo del Frejus sovrastata dal Genio della scienza.

26 ottobre 1879, in piazza Statuto a Torino viene inaugurato il monumento commemorativo del traforo del Frejus.

Germain Sommeiller

Germain Sommeiller, 1815 – 1871

Nacque nel 1815 a Saint – Jeoire – en – Faucigny nella Savoia che apparteneva ancora al Regno di Sardegna. A Torino si laureò ingegnere e nel 1845 entrò nel Real Corpo del Genio Civile e il suo lavoro fu decisivo per la realizzazione dei piani ferroviari voluti dal governo piemontese. La progettazione del traforo del Frejus è l’opera che lo rese famoso. Il tunnel del Frejus fu il primo tunnel alpino di grandi dimensioni, visti i suoi 12 chilometri di lunghezza, e rappresentò un vero e proprio evento epocale. Di quest’opera Sommeiller progettò e diresse i lavori insieme a Sebastiano Grandis e Severino Grattoni, gli stessi con i quali aveva brevettato la perforatrice pneumatica. Tale attrezzo, di fatto, permise la realizzazione dello scavo del tunnel, in base all’invenzione di Giovanni Battista Piatti, con il quale si sviluppò un lungo contenzioso. Il Frejus impegnò gli ultimi anni della vita di Sommeiller, che morì l’11 luglio 1871, a pochi mesi dall’inaugurazione del traforo, che avvenne il 17 settembre 1871.

John B. Fell 1815 – 1902

John Barraclough Fell, 1815-1902

John Barraclough Fell. – Ingegnere ferroviario nato a Londra nel 1815. Dal 1852 in Italia, studiò il modo di sovrapassare il Moncenisio con una ferrovia ricorrendo alla terza rotaia. Ottenuta la concessione in due anni costruì un’opera ardita, che restò poco in esercizio. Costruì ferrovie analoghe    nella Svizzera, nell’Inghilterra, nel Brasile e nella Nuova Zelanda. Morì il 18 ottobre 1902.

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