Carta o Tessera Annonaria

ANNONA

CARTA o TESSERA ANNONARIA

Documento rilasciato durante il periodo bellico a tutti i cittadini per consentire loro l'approvvigionamento dei generi alimentari.

L'assegnazione delle tessere veniva fatta dal Comune alle famiglie sulla base dei componenti, con incrementi delle razioni per chi compiva lavori pesanti e detrazioni per le famiglie contadine, che avevano diritto solo ai generi che non producevano.

Staccando dalla tessera i bollini si potevano acquistare i prodotti, reperiti col sistema dell'ammasso, però solo entro i limiti previsti, che indicativamente erano di 1,5 / 2 etti di pane al giorno (2,5 etti per gli operai Fiat e le donne in gravidanza), tre etti di carne alla settimana, due etti e mezzo di zucchero al mese, un pacchetto di sigarette per ogni capofamiglia.

Le derrate fornite con la tessera erano però di bassa qualità, dal pane nero fatto con cereali poveri (ma la voce popolare parlava anche di segatura e di bottoni ed ossi macinati !) all'orzo e alla margarina come surrogati per caffè e burro. Alcuni generi, come olio, caffè, zucchero e tabacco erano spesso introvabili e allora si suppliva con ingegno fumando residui di foraggi, barbe di meliga e cortecce di vite o tostando anche la segale.

I generi scadenti e le razioni insufficienti rendevano necessario trovare altre forme d'approvvigionamento comprando o barattando merce alla borsa nera.