Cappella Valletti: com’era e com’è. Come sarà?

Oggi questa chiesetta appare un po’ isolata, circondata com’è da strade e parcheggi. Quando fu edificata nel 1698 probabilmente era immersa nei campi, sulla strada che collega Giaveno con la vicina Avigliana. La sua erezione è dovuta ad un miracolo attribuito alla Madonna del Carmine, che il 21 marzo di quell’anno restituì la parola ad una muta, Anna Francesca Ruffinatti, moglie di Cesare Andrea Valletti la cui famiglia diede il nome alla cappella. Sul luogo esisteva già un pilone votivo dedicato alla Madonna del Carmine, che venne inglobato nel muro del coro e poi come ancona d’altare. Nel primo centenario la chiesa subì un ampliamento rispetto alla forma originale, e negli anni 1862-1863 vi lavorò il pittore Giuseppe Guglielmino. Egli realizzò dei dipinti all’interno e l’affresco della Madonna del Carmine, patrona del borgo del Paschè, che si trova sopra la porta d’ingresso. La costruzione della rotatoria nel 2005 ha liberato il sagrato della chiesa dal passaggio del traffico e dei mezzi pesanti, ma l’edificio presenta fenditure strutturali, tra il porticato e il corpo principale, e l’umidità di risalita ha intaccato pareti e pitture. Ermanno Plano, che abita dirimpetto e fa un po’ da custode della chiesetta, si è fatto promotore di iniziative per ovviare a questi problemi.

Interno della chiesa, con le decorazioni del Guglielmino e di Lauro Boasso. Come ancona dell’altare l’affresco del pilone preesistente dedicato alla Madonna del Carmine, ivi collocato nel 1924 dall’ing. Gallo. A destra si intravedono le tracce di umidità che lo zoccolo perlinato ha solo nascosto.
Affresco di Giuseppe Guglielmino sulla facciata della Cappella Valetti.
L’affresco del pilone originario, pur collocato nel 1924 in alto sull’altare, è rovinato nella parte inferiore dall’umidità.

Com’era un secolo fa

Veduta della strada provinciale per Avigliana con il porticato della cappella Valetti. Collezione Ermanno Plano.

La provinciale fa da confine tra la parrocchia di Sala, a sinistra, e di Giaveno, a destra, a cui appartiene la Cappella costruita nel 1698 come ex voto della famiglia Valletti.  Nel 1798 l’edificio venne ampliato, probabilmente con l’aggiunta della sacrestia, e completamente restaurato. Assume l’aspetto esteriore attuale, nel 1863 vi lavora il pittore Giuseppe Guglielmino che decora l’interno ed affresca la Madonna con Bambino sopra l’ingresso. Qualche anno dopo viene rifatto il tetto e il pavimento. Nel 1924 l’ingegner Giuseppe Gallo sposta l’immagine affrescata sul pilone del miracolo sopra l’altare, dove si trova attualmente.

Com’é dal 2005

La sistemazione dell’area della cappella nel 2005 fotografata col drone dal geometra Federico Dovis.

L’immagine scattata col drone dal geometra Federico Dovis nel 2019 documenta bene il risultato della costruzione della rotatoria sulla circonvallazione di Giaveno. La chiesa è ora in un’area semipedonale, con una bella corona di verde. Auto e moto non passano più sui piedi di chi esce dal porticato della chiesa. Recentemente l’amministrazione ha collocato due panchine e un “turèt” che fornisce preziosa acqua potabile. Lavori di drenaggio concomitanti alla realizzazione della rotatoria sembrano aver intercettato l’umidità di risalita, ma i danni pregressi rimangono e una manutenzione straordinaria è necessaria.

Come sarà dipende da noi

Ermanno Plano coinvolgendo Michelino  Rosa Cardinal e il parroco Don Gianni Mondino ha fatto in modo che la festa della Madonna del Carmine fosse quest’anno degnamente celebrata con la novena del Rosario e la Santa Messa del 16 luglio.  Molto poco rispetto a un lontano passato in cui si celebravano più messe e funzioni e si svolgevano processioni e fiaccolate, con “lu Pinòt du Chéca” che passava la notte a vegliare il SS. Sacramento. Ma per Plano l’impegno più arduo è riuscire a mettere in sicurezza l’edificio e restaurarne arredi e decorazioni: “Ho trovato buona disponibilità nel Lions Club Giaveno Valsangone e nella Parrocchia, ma si prevedono almeno 100.000 euro di lavori. Pensavo di promuovere la costituzione di una associazione che programmi iniziative di sensibilizzazione e riesca a seguire le pratiche e, si spera, i lavori.  All’ingresso del paese, un bell’edificio senza rughe e macchie d’umido, con le pitture risanate sarebbe un bel biglietto da visita per le ambizioni turistiche di Giaveno. Non serve un nuovo miracolo, solo un po’ di generosità e di buona volontà”

Ermanno Plano all’interno della Cappella Valetti, luminosa e riccamente decorata.
Le fenditure tra l’area porticata e il corpo dell’edificio richiedono interventi profondi per la messa in sicurezza del complesso.

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