Non è ufficiale e c’è molto riserbo sulla notizia che sembrerebbe confermare le leggende sul collegamento tra il castello medievale dei feudatari Feyditi che sorgeva sulla collina del Castello e la Villa del Conte, ora Palazzo Leo Giorcelli, sede del Municipio di Coazze. Per consolidare una fenditura nel seminterrato sotto gli uffici alcuni operai hanno individuato l’inizio di un cunicolo rivolto a nord, in direzione del castello.
Uno dei due esperti della Sovrintendenza alle Belle Arti, interpellata con molto riserbo dall’amministrazione, ci ha anticipato un particolare molto interessante. Il dottor. Gavino Misai Parenti esplorando carponi il cunicolo ha rilevato un brandello di scritta che potrebbe far pensare ad un nascondiglio di eretici “…crediamo per seppelli…”. C’è infatti memoria nel 1300 di un processo contro un focolaio eretico a Coazze nella locanda di tale Picca Talosa. Inoltrarsi oltre i pochi metri esplorati è al momento pericoloso, ci vorrebbero costosi lavori di consolidamento col rischio che il passaggio sia interrotto da frane o cedimenti senza condurre all’altro capo del cunicolo. Che se sboccasse sulla collina del Castello sarebbe comunque ostruito dalle rovine dello stesso, trasformato nel forte San Carlo nel 1628 dall’ingegnere ducale Carlo di Castellamonte e distrutto due anni dopo dal Duca di Montmorency, che guidava le truppe francesi che invasero il Piemonte durante la Seconda Guerra del Monferrato.