Tempo d’esami: calma e ripasso

Dopo averne vissuto uno sulla mia pelle, ho avuto occasione di guidare qualche centinaio di alunni all’esame di maturità, poi rinominato meno ambiziosamente esame di stato. Ho dato consigli, confortato crisi, condiviso delusioni e grandi soddisfazioni.

I manuali, i giornali e il web abbondano di consigli e ricette e aggiungere qualcosa di originale è forse impossibile. Mi limiterò ai due consigli cardine che ho dispensato per decine di anni.

1 – Calma  Questo è il consiglio più banale  e anche un po’ inutile, parafrasando Manzoni “la calma, uno, se non ce l’ha, mica se la può dare”. Però prepararsi con coscienza aiuta a sentirsi più tranquilli e un po’ di lavoro per auto convincersi e credere in se stessi non andrà sprecato. Alcune indicazioni che davo su come organizzarsi per gli scritti e su come approcciare la commissione esterna oggi sono inutili. Rimane il colloquio orale. E anche se oggi la commissione d’esame è tutta interna, l’ampiezza e la varietà dei programmi da portare non aiuta a star calmi. Saltabeccare qua e là tra argomenti e materie induce solo la sensazione di non sapere e allora:

2 – Ripasso Esortavo gli studenti a preparare delle schede sintetiche per i principali movimenti letterari, i maggiori autori e le loro opere. Nozioni essenziali, non più di una pagina, vita, pensiero, poetica, critica condensate in poche righe. Aggiungendo possibilmente qualche spunto personale e qualche collegamento. Trovare poi per ogni autore delle associazioni di parole  da mandare quasi a memoria, usando il più possibile la sua terminologia:

Es.  Giovanni Pascoli, trauma per uccisione del padre a 12 anni, poesia come rifiuto di crescere, per restare nel nido dell’infanzia felice, poetica del fanciullino.

Questo per evitare l’incubo di ogni interrogazione, “la scena muta”. Se la domanda riguarda la “poetica dell’umorismo” di Pirandello e non la conosci, ma ti ricordi qualche nozione sulla sua vita, meglio partire di lì che tacere. Allo stesso modo prepararsi bene un autore. Se si è fortunati e il professore chiede di parlare di un autore a piacere bisogna aver pronta la risposta e approfittarne. Questa è un’ancora di salvezza anche se l’esame sta andando male. Se il professore deluso offre questa possibilità bisogna essere pronti.

Ho conservato alcune schede di ripasso compilate dagli alunni più diligenti, altri si limitavano a fotocopiarle, meglio che niente. Metterle a disposizione nella loro schematicità grezza non mi soddisfaceva. Ne ho rivista una rendendola più discorsiva e comprensibile. La propongo come esempio e come supporto: Gabriele D’Annunzio e alcune sue opere.

Vittoriale degli Italiani: le donne di D’Annunzio
Scheda su Gabriele D’Annunzio
L’esame dell’anno scorso in tempo di pandemia da Covid 19

Naturalmente consigliavo la stessa cosa anche per Storia, schede sintetiche per i grandi avvenimenti e i grandi personaggi. Aggiungendo una tabellina da mandare a memoria: la cronologia dei fatti più importanti.

Come sosteneva Machiavelli la fortuna pesa sugli avvenimenti umani, ma bisogna saperla arginare ed affrontare per tempo. Quindi dopo aver dato qualche consiglio, aggiungo a tutti i “maturandi” un cordiale “in bocca al lupo”.

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