Siamo in Quaresima, ma la “sàtula” non gira più

La “sàtula” (trottola), tipico gioco coazzese della Quaresima, ha come terreno ideale su cui esprimersi un’aia o comunque uno sterrato pianeggiante e invece il suo storico destino, almeno a Coazze, è quello di andare sull’ottovolante. Sempre in alto fino al Dopoguerra, poi giù nell’oblio. Una fiammata negli anni Ottanta. Produzione, tornei, addirittura “internazionali” con epiche sfide dei Coazzesi con Mattie e Villarfocchiardo. Qualche sporadica presenza nelle sagre del “Cëvrìń” e nella festa del Solstizio d’estate “La tüpà du sulèi” del 2008. Oggi la “sàtula” non gira più.

Per alcuni anni si sono sfidate a colpi di “sàtula”, Coazze, Villarfocchiardo e Mattie. L’immagine è riferita al torneo tenutosi a Coazze il 22 giugno 2008, in occasione della festa del solstizio (“La tüpà du sulèi”), e vinto da Mattie. Per l’occasione il “terreno di gioco” è stato allestito nel parco comunale.

Ho letto e riporto con nostalgia gli articoli che rimandano ad epoche di cortili affollati e giochi semplici, rivalità paesane e simpatiche punzecchiature. Che evocano uomini, donne e bambini, impegnati a far girare le “sàtule” il più a lungo possibile, e artigiani estrosi nel produrne di ogni dimensione, ma soprattutto “da combattimento” di legno duro e armate d’un rampone d’acciaio, spietato nello spaccare le rivali, nella versione più crudele del gioco, lo “spicàs”.

Un momento del torneo del 1980, Elio Giacone ha appena lanciato la “sàtula”.
La Valsusa, articolo del 27 aprile 1980. Cronaca del torneo di “sàtula” tenutosi nel campo sportivo parrocchiale di Coazze, fatta da Ferruccio Brando.

Coazze – La “SATULA”

Articolo di Ferruccio Brando, su La Valsusa del 27/4/1980

Tra «la maestosa cornice dei suoi monti, che all’alba di domenica parevano ravvicinati dalla leggera brezza mattutina, Coazze ha rivissuto una giornata d’altri tempi. Spolverate dall’oblio che per anni le aveva ricoperte le “sàtule“, nostro caratteristico divertimento “dla carema“, si appressavano a rivivere ore di gloria per la “Seconda gara da sàtula“. Organizzata dal Comune di Coazze in collaborazione con la trasmissione in coazzese che Radio Giaveno manda in onda ogni mercoledì, la manifestazione ha ottenuto un grande successo. Nel campo sportivo parrocchiale si sono ritrovati molti coazzesi e non per cimentarsi al gioco dello “spicàs“. All’edizione di quest’anno molti sono stati i bambini che hanno partecipato, positivo segno dei tempi questo, perché i bambini ormai nauseati dai vari giocattoli elettronici imposti dal consumismo, hanno preferito ritornare ai semplici passatempi dei loro nonni. Meno numerose, ma non per questo meno agguerrite, le donne che sono scese in campo, fiere di poter competere con gli antagonisti uomini a “tirare la sàtula“. Gli artigiani dilettanti hanno esposto le loro opere in legno lavorato al tornio, i visitatori hanno cosi avuto modo di ammirare la maestria e la raffinatezza dei nostri lavoratori nonché il loro estro creativo nel trasformare le vetuste “sàtule” in varie fogge: da quelle gigantesche a soprammobile a quelle piccolissime da portarsi come orecchini. La manifestazione ha avuto il culmine nel tardo pomeriggio con la premiazione da parte del Sindaco dei vincitori della gara, il Sig. Ostorero Mario per gli uomini, la Sig.ra Versino Margherita per le donne, Rege Marcella e Ostorero Marco per i bambini. Un premio di riconoscimento è andato anche agli artigiani che con il loro lavoro costante si adoperano a mantenere in vita una tradizione che è parte di noi stessi e che appartiene alla nostra cultura. L’incasso della giornata è stato devoluto per i bambini paraplegici, a testimoniare che anche con il folklore e il divertimento i coazzesi sanno pensare al loro prossimo meno fortunato. (Ferruccio Brando)

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