Cartoline dal Congo
L’uccisione dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, del carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo ha riportato alla ribalta il conflitto del Kivu, la regione nord orientale del Congo, dove decine di milizie fuori controllo infieriscono sulla popolazione locale e si contendono risorse minerarie enormi. I gruppi ribelli continuano ad operare indisturbati nonostante sul terreno sia dispiegata la più grande e longeva missione di peacekeeping dell’Onu (Monusco), con oltre 17mila militari sul campo.
La regione, al confine con Uganda e Ruanda, è anche teatro di conflitti tra gruppi di insorti e le forze armate congolesi, per il controllo del territorio il cui sottosuolo è ricco di oro, cobalto, nichel, diamanti e soprattutto di coltan, essenziale per la produzione di smartphone e cellulari. In Kivu si concentra l’80% della produzione mondiale di questo materiale. Secondo le Nazioni Unite sono più di 5 milioni gli sfollati nella Repubblica Democratica del Congo, più che in ogni altro paese al mondo, eccetto la Siria.
Questa cartolina proviene dalla regione del Kivu, è anteriore al 1997, quando lo Zaire (nome locale del fiume Congo) con la caduta del presidente Mobutu è diventato la Repubblica democratica del Congo. Un ossimoro per uno stato che è passato da padrone a padrone, con le rare elezioni segnate da violenze e brogli e ora con gran parte delle province orientali fuori controllo. I bambini che alzano le mani di fronte al fotografo sembrano chiedere una tregua. Vivono in una terra che sarebbe un paradiso naturale, stracolma di risorse, e che proprio a causa di queste è diventata un inferno di violenza e sfruttamento dei più deboli e indifesi.
Leopoldo II del Belgio riuscì a farsi assegnare a tavolino, al Congresso di Berlino del 1884, il Congo, di cui si fece re, che chiamò Stato Indipendente del Congo, ma che sfruttò senza pietà ricavandone una fortuna grazie all’avorio e al caucciù. Solo nel 1908, poco prima di morire, la cedette allo Stato, come colonia, facendo nascere il Congo Belga.
Questa cartolina è una curiosità filatelica, perché pur viaggiata nell’agosto del 1961, è ancora affrancata con i francobolli del Congo Belga, che aveva cessato di esistere il 30 giugno del 1960.