Il Col Bione ha inaugurato le feste delle cappelle montane

Queste giornate di giugno calde e belle invogliano alle passeggiate in montagna e hanno spinto molti escursionisti delle due valli, Sangone e Susa, a salire al Col Bione per la festa di Sant’Antonio, che ricorda la data della inaugurazione della cappella avvenuta il 13 giugno del 1901.

Padre Tommaso Dorozinski, dei Paolini del Santuario del Selvaggio, ha celebrato la messa nella chiesa eretta da Giovanni Picco Rosset oltre un secolo fa.

Pochi e distanziati i fedeli dentro e sotto il portico, ma una corolla multicolore di persone ha avvolto la rustica chiesetta e si è poi spostata presso il cippo che ricorda alcuni partigiani uccisi durante la guerra di liberazione dai nazifascisti.

Erano presenti, con le delegazioni degli alpini e dell’ANPI, anche il sindaco di Vaie Enzo Merini e Susanna Preacco, sindaco di Sant’Antonino, che ha tenuto una breve locuzione, arricchita dal riferimento alle vicende della propria famiglia in quegli anni tragici.

Si è poi proceduto al tradizionale incanto (“l’incënt”) condotto da Franco Martoglio, che ha raccolto il testimone dell’indimenticabile Carlo Bramante. L’avvicinarsi del mezzogiorno e il profumo delle “tumè” in palio ha prodotto una certa acquolina in bocca ai presenti ed ha oliato i portafogli. In pochi minuti salami e formaggi, oggetti di artigianato e preziosi mezzi “cëvrìń” sono volati via sulle ali di generose offerte.

Franco Martoglio ha gestito la vendita all’incanto. Nella chiesa una bella foto dello storico banditore, Carlo Bramante.

Poi tutti in coda verso la postazione gastronomica degli Alpini di Coazze. Un piatto di pasta, un fetta di toma e un bicchier di vino prima di raggiungere i tavoli rustici per proseguire in convivialità una bella festa montana. La prima di una serie che animerà le nostre montagne e le tante cappelle alpine per tutta l’estate, offrendo cieli limpidi ed aria pura a chi è stanco di mascherine, lontano dal subdolo imperversare del virus. Almeno le zecche, che quest’anno sembrano più numerose del solito e fastidiose per chi cammina in montagna, sono un nemico visibile!

Il Gruppo ANA di Coazze ha rifocillato i presenti.

I momenti principali della Festa del Col Bione in questo breve filmato.

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