Come si attraversa (normalmente) il Canale di Suez

Ho attraversato il Canale di Suez il 24 marzo 2018. L’espressione è impropria, in realtà si “attraversa” l’istmo che unisce l’Asia all’Africa. Il canale l’ho percorso a bordo della Costa Mediterranea di rientro dagli Emirati Arabi. È stata un’esperienza suggestiva. Alla sera decine di navi a sud di Suez punteggiavano il mare come lucciole nella foschia. All’alba si sono incolonnate. Piloti egiziani sono saliti a bordo, responsabili del rispetto dell’ordine dei convogli, della distanza tra le navi, circa un miglio nautico, e della puntualità dei passaggi ai vari semafori. Il canale è a senso unico da Suez ai Laghi Amari e a Ismailia, a nord è stato raddoppiato per un tratto di circa 35 kilometri. È molto diverso da quello originale, progettato da Luigi Negrelli e inaugurato il 17 novembre 1869 da un corteo di panfili reali con in testa l’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, e Ferdinand de Lesseps, il promotore dell’opera. Era largo circa 50 metri e profondo 8. Con i lavori realizzati pochi anni fa la larghezza minima è stata portata a 200 metri e la profondità a 24, consentendo il transito a qualsiasi tipo di nave. Ma il contesto semidesertico rende comunque onerosa la gestione: foschie, venti laterali e tempeste di sabbia richiedono costante manutenzione e molta attenzione nel pilotaggio, come dimostrato dal recente incidente della Ever Given.  Le navi lo percorrono in convoglio, ogni nave è affiancata da un rimorchiatore pronto a intervenire per ogni evenienza. Il canale lungo 190 km si percorre a una velocità inferiore ai 9 nodi e occorrono quindi circa 15 ore per passare da un mare all’altro. E anche tanti soldi, il pedaggio è molto alto, ma l’alternativa è la circumnavigazione dell’Africa. L’Egitto incassa 5 miliardi di dollari all’anno dai pedaggi delle migliaia di navi che transitano, non a caso per il controllo del canale ci sono state diverse forzature e in particolare la crisi di Suez del 1956 che, in piena Guerra Fredda, ha rischiato di scatenare la terza guerra mondiale.

Filmato della traversata del Canale di Suez
Egitto canale Suez V fx Ed Gevaey
Cartolina nuova, sul retro solo la dicitura “Post card – Carte postale” e l’indicazione bilingue degli spazi dove inserire le comunicazioni e l’indirizzo. Il bilinguismo e il panorama ritratto la fanno associare con buone probabilità al Canale di Suez.
Egitto canale Suez V fx Ed Gevaey
Egitto canale Suez V fx Ed Gevaey
Egitto Suez mercato pesce V 21 6 1935 fx Ed Behar & fils
Egitto Suez mercato pesce V 21 6 1935 fx Ed Behar & fils

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