Cappella dell’Aquila, una data di nascita controversa

Le certezze:

– la chiesetta che sorge a 2060 metri di altezza sul Colle dell’Aquila (l’Aighia in francoprovenzale) si deve all’iniziativa di Don Giovanni Gallo, pievano della Maddalena, e alla disponibilità di tante persone, comprese quelle che portarono a spalle i materiali per costruirla.

– è dedicata alla Madonna della Pace e la festa si celebra la seconda domenica di luglio.

– è stata adottata dagli alpini del Gruppo ANA Giaveno-Valgioie ed è una delle più amate dai giavenesi.

Il dubbio: ma quando precisamente è stata costruita e inaugurata?

La scheda ufficiale della Diocesi di Torino recita: “La costruzione ha inizio nel 1923 e termina l’anno successivo, con l’inaugurazione e l’intitolazione alla Madonna della Pace”.

Secondo Pio Rolla “fecero sorgere una graziosa Cappelletta votiva (15 agosto 1923) dedicata alla Madonna della Pace, quale ricordo perenne dei nostri caduti nella grande guerra”

Per Wikipedia “Sul Colle dell’Aquila sorge una cappella dedicata alla Madonna della Pace, inaugurata nel 1926.

Per il sito dell’Associazione Nazionale Alpini Gruppo di Giaveno-Valgioie  “la costruzione ebbe inizio nel 1925”.

Queste ultime date sono legate al documento ritrovato da Claudio Usseglio Min fra i ricordi della nonna Maria, si tratta di un lungo scritto in piemontese, datato 8 agosto 1926, che ripercorre gli sforzi “protratti per oltre un anno” di donne e uomini a portare i materiali di borgata in borgata.

Un documento inoppugnabile è la cartolina commemorativa dell’inaugurazione, che conferma lo scritto di nonna Maria e fissa al 15 agosto 1926 l’inaugurazione della Cappella.

Sarebbe comunque interessante approfondire, magari nell’archivio parrocchiale di Maddalena, le date e i passaggi che trasformarono un’idea nell’edificio più alto di Giaveno.

Festa del 2019, non c’era il Covid ma c’era la nebbia, quest’anno invece splendida giornata. Foto tratta dal sito FB dei priori della cappella.
Foto tratta da La Valsusa, relativa ai lavori di rifacimento del tetto e sistemazione del bivacco, svolti dagli Alpini di Giaveno-Valgioie nel 2010.

L’idea e la storia

Durante la prima guerra mondiale, sul Colle dell’Aquila, nel mese di agosto, si celebrava la messa votiva a favore dei parrocchiani della Maddalena al fronte, su un altare improvvisato ai piedi della croce tutt’ora esistente. Finita la guerra, per iniziativa del Rev. Teologo don Giovanni Gallo e del proprietario e conduttore d’alpeggio Michele Usseglio Viretta, viene progettata la costruzione della cappella, da dedicare ai reduci ed in ricordo dei caduti di guerra. Gli abitanti della Maddalena e delle borgate vicine contribuirono in modo determinante alla sua realizzazione: il materiale venne trasportato in vetta col supporto dei muli, ma per più di un anno furono le donne a portare i materiali, come  risulta da un documento ritrovato di recente da Claudio Usseglio Min fra i ricordi di nonna Maria. Tornando dalla fabbrica dopo ore di pesante lavoro prendevano sulle proprie spalle pietre, mattoni, sabbia e legna e li portavano nella loro borgata. Qui chi abitava più in alto prendeva “il testimone” e lo portava su. Infine uomini e muli. Come auspicava Don Pio Rolla negli Anni Trenta viene costruito anche il vicino rifugio, ma solo negli Novanta, grazie agli alpini di Giaveno e Valgioie che, come detto, hanno adottato l’edificio.  Fin dal 1988 hanno eseguito lavori di ristrutturazione per il consolidamento strutturale, il rifacimento della copertura del tetto, della pavimentazione e dell’intonaco interno.  Nel 1996 il Lions Club di Giaveno Valsangone ha donato la scultura lignea raffigurante la Madonna col Bambino, collocata sul lato destro dell’altare. Una decina di anni fa gli alpini hanno poi provveduto a una drastica manutenzione straordinaria del tetto e del vicino bivacco. La facciata è rivolta ad est, interamente in pietra a vista. Su di essa sono poste le targhe del Gruppo Alpini di Giaveno e quella a memoria della nascita dello sci alpino, avvenuta nel 1896, grazie ad Adolfo Kind, un industriale svizzero, che per primo portò gli sci in Italia e proprio in zona fece le sue prime salite.

Questa e altre fotografie della festa dell’Aquila si trovano sul sito facebook dei priori della cappella della Madonna della Pace.
Gli alpini che salgono alla vigilia per preparare il “rancio” della domenica, accendono tradizionalmente un falò. Foto tratta dal sito FB dei priori della cappella.

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