Antichi mestieri per giovani mani – “lu véi e la véii” tornano a scuola

Alla scuola elementare Luigi Pirandello di Coazze l’anno scolastico si è chiuso con una lezione speciale. Dopo essersi presentati a carnevale nelle vesti dei famosi personaggi coazzesi, lu véi e la véii, Eraldo Ruffino e Adriana Fantoni sono tornati a scuola per avvicinare gli studenti alle tradizioni e agli antichi mestieri. L’iniziativa del consigliere Alessandro Oliva ha trovato buona collaborazione nelle maestre e gli alunni hanno seguito con curiosità e lampi di entusiasmo le attività proposte. Adriana, utilizzando un telaio da tavolo, ridotto rispetto a quello tradizionalmente presente nelle stalle coazzesi qualche decennio fa, ha mostrato i passaggi fondamentali per intrecciare i fili e ottenere la tela. Alcuni ragazzi si sono poi cimentati della difficile arte del tessere, affascinati dal marchingegno semplice e geniale che, meccanizzato, due secoli fa ha rivoluzionato il mondo.

Adriana, la véii au talèi, circondata dagli sguardi interessati degli alunni della scuola Pirandello di Coazze. Sta usando un telaio da tavolo, mentre quello che si usava nei secoli passati si può ancora vedere presso l’ufficio turistico di Coazze o da Bruno Tessa, che alcuni anni fa ha riassemblato un vecchio telaio e rilanciato questa attività, che a Coazze era un vero e proprio pilastro dell’economia contadina.
Il ruët o filarello agevola l’arte di filare lana o canapa, ma richiede buon coordinamento tra le mani che accompagnano il filo e i pedali che muovono la ruota.

Tutti hanno poi provato a lanciare la trottola, la sàtula. Il gioco della quaresima dei ragazzi coazzesi fino a cinquant’anni fa, più volte riproposto e dimenticato. Attenti a seguire i movimenti e la dimostrazione di Eraldo, molti alunni hanno inutilmente tentato di far girare correttamente le sàtule che Eraldo aveva preparato per l’occasione. Qualcuno c’è riuscito, eseguendo alla perfezione i non facili movimenti che portano ad un lancio efficace. Alla fine sono stati i ragazzi di quinta ad accumulare il maggior minutaggio e a vincere il trofeo, una sàtula gigante che il véi ha realizzato per l’occasione.

Eraldo, lu véi, mostra come si prepara la sàtula, avvolgendo con cura lo spago nelle scanalature.
Poi è passato alla dimostrazione pratica del lancio.
I ragazzi si sono impegnati per assimilare la sequenza di movimenti necessaria per un buon lancio.
Il trofeo preparato da Eraldo per il torneo 2022 è stato vinto dalla classe 5a.
Gli alunni hanno avuto tre tiri a disposizione, la vittoria andava a chi riusciva a far girare più a lungo la sàtula.

Ho raccolto le immagini di questa bella esperienza in un breve video, dove si può meglio apprezzare l’interesse con cui gli alunni hanno accolto questa lezione speciale sugli antichi mestieri e i giochi d’un tempo.

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