Albo d’oro dei bergé per il 71° Carnevale di Giaveno

Il Carnevale di Giaveno ha superato i settant’anni, ma non li dimostra. Rispetto a noi umani può rinascere ogni anno più vispo che mai e domenica 5 marzo torna in piazza con i carri, i gruppi mascherati, tanta gente e naturalmente la famiglia dei Bergé, che dal 1952 accompagna questa festa. Con l’occasione, grazie al tenace impegno di Ivana Usseglio Viretta, presidente della Nuova Pro Loco, ho ricostruito l’albo d’oro del Carnevale e dei Bergé. Per molti giavenesi è come un album di famiglia. Dalla nascita nel 1951 la storia della manifestazione si è sviluppata abbastanza lineare e pagina dopo pagina, foto dopo foto si dipana sotto i nostri occhi.

Dopo l’edizione del 1951, la coppia dei bergé esordisce nel 1952, affiancata per un paio d’anni da un sindaco del Carnevale elegantissimo con cilindro, papillon e completo scuro. Nel 1955 i bergé restano soli, ma per poco. L’anno dopo arrivano i bergerotti, che non mancheranno più. Nel 1973 le bergerotte saranno addirittura due, ma gli anni seguenti sono tristi. Caro petrolio e austerità fanno piombare l’Italia in una serie di restrizioni, il carnevale si svolge in forma molto ridotta e non si proclamano nemmeno le maschere ufficiali. Sarà l’unico vuoto in una sequenza che proseguirà ininterrotta fino a oggi. Anche negli anni del Covid, col carnevale bloccato nei suoi classici appuntamenti in piazza, i bergé sono stati scelti e anche se in tono minore hanno svolto il loro compito.

Nel 1991, in occasione del 40° Carnevale Giavenese, viene promossa una pubblicazione fondamentale per la storia della manifestazione. In un elegante volume vengono raccolti i nomi e le fotografie di tutti i bergé precedenti. Di qui è nata l’idea di proseguire con i nomi e le fotografie de bergé successivi. Aggiungendo dal 1998 la rientrante figura del Sindaco del Carnevale e dal 2017 il parìŋch e la marìŋa.

 Sfogliando l’albo d’oro l’occhio curioso potrà notare che il 2001 è l’unico con due fotografie. Quell’anno la bergéra ufficiale, Katia Moschietto, il giorno della sfilata aveva la febbre e venne sostituita da Valentina Merlo. Caso curioso, che speriamo resti unico. Resta da dire che negli anni Ottanta, con la nascita delle radio e delle TV “libere”, un gruppo goliardico e intraprendente affiancò alle tradizionali manifestazioni del carnevale giavenese l’esperienza di “Telebergé”, con tanto di carro e trasmissioni in diretta. Potete gustarvi il filmato arricchito dalla bella canzoncina ideata per l’occasione sul canale ScuolaGuido di YouTube.

La famiglia dei bergé di quest’anno 2023 GIAI GISCHIA Mauro, MORELLO Simona, bergerotti: RIZZO Lorenzo, TIZZANI Benedetta, sindaco: GIAI GISCHIA Ugo, Parinc SILVESTRI Luciano e Marin-a PAPPADA’ Rosa

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