


9 gennaio 1945 gli Alleati mitragliano a Orbassano il treno Torino – Giaveno
Come cantava Vecchioni se è destino arriviamo tutti a Samarcanda, ma se non è destino …
9 gennaio 1945: La quindicenne Livia Picco e le sue due compagne di scuola arrivate trafelate in via Sacchi guardarono sconfortate il trenino appena partito. Avrebbero aspettato ore il seguente e rischiato l’assideramento per rientrare a piedi nella neve alta da Giaveno a Coazze, come racconta benissimo, in terza persona, Livia nel suo libro “La Valsangone raccontata ai ragazzi … dalla bisnonna”, ormai esaurito nelle edicole, ma di cui vi propongo il relativo brano.
Chissà quanto rammarico per aver perso il treno delle 14,20! Ma quel treno è stato protagonista di uno degli episodi più sanguinosi della Seconda Guerra Mondiale in valle.

A Orbassano venne mitragliato e incendiato dagli aerei alleati (qualche testimone li ipotizza francesi), con decine di morti e di feriti. I giornali diedero vasta eco alla strage, che possiamo trovare ampiamente documentata nel sito I tre confini e rivivere attraverso le testimonianze dei sopravvissuti raccolte in questo filmato.
Il 27 gennaio un episodio simile avvenne a Sangano, con una sola vittima, Margherita Goitre.
Questi attacchi restano di difficile spiegazione, colpire le vie di comunicazione nemiche è purtroppo uno degli obiettivi nelle guerre, ma mitragliare dei civili in fuga va al di là della logica spietata della guerra. Fu fatta l’ipotesi che per errore il treno fosse stato segnalato come convoglio militare diretto all’aeroporto di Airasca.
