Cristoforo Colombo, bistrattato in vita, costretto a far la spola tra le corti iberiche per finanziare il suo sogno di “buscar el levante por el ponente”, è conteso in morte. Quasi nulla si sa della sua famiglia e dei primi anni di vita. Un’ipotesi accreditata lo fa nascere nel 1451, tra la fine di agosto e ottobre, a Genova da Domenico Colombo, cardatore di lana. Oltre a Genova, Savona, Albissola Marina, Cogoleto, Chiusanico, Bettola (PC) e Cuccaro (AL) ne rivendicano i natali. Ad attribuirli ufficialmente a Genova fu a metà Novecento la decisione “politica” del ministro genovese Paolo Emilio Taviani. L’avvocato Giorgio Casartelli Colombo di Cuccaro è da anni impegnato a sostenere una diversa tesi: le origini piemontesi del grande navigatore. Nel 2019 in un’interessante conferenza all’Unitre di Giaveno e poi nella visita organizzata al Museo di Cuccaro, ha illustrato le ampie basi che sostengono la sua tesi. Un discorso articolato, zeppo di riferimenti genealogici e notarili, che chi vuole può approfondire leggendo l’articolo “Cristoforo Colombo monferrino”. Omonimie, false testimonianze, affermazioni contraddittorie avrebbero alimentato una “questione colombiana”, che come quella omerica sembra destinata a non trovare unanime soluzione. Il cartiglio di un quadro di “Cristobal Colon”, custodito nell’Archivio generale delle Indie a Siviglia e databile a fine Cinquecento, potrebbe accontentare tutti, anche se la data di nascita è sbagliata. In esso si dice “Don Christobal Colon, Primo Ammiraglio, Vicerè e Governatore Generale delle Indie, suo scopritore e conquistatore. Nato a Genova nel 1446 dall’illustre famiglia dei Signori del Castello di Cucaro…”